Schema delle 12 Tribu` d'Israele

I 12 Figli di Giacobbe e Patriarchi delle 12 Tribu` d'Israele

Le 12 Tribu` d'Israele discendono dal patriarca Giacobbe, figlio di Isacco e nipote di Abramo, a cui fu dato il nome di Israele e che diede il suo nome alla nazione che da lui ebbe origine.

I 12 Figli di Giacobbe in ordine di nascita sono: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Dan, Neftali, Gad, Aser, Issacar, Zabulun, Giuseppe e Beniamino.

Essi divennero i Patriarchi delle 12 Tribu` d'Israele, eccetto Giuseppe e Levi.

I due figli di Giuseppe, Manasse ed Efraim, che furono adottati da Giacobbe, divennero i Patriarchi di due tribu` (Genesi 48:5-6). Ruben perse il suo diritto di primogenito, poiche` aveva "contaminato il letto di suo padre" (Gen. 35:22 - 49:3-4), cosi` la sua eredita` fu divisa tra i due figli di Giuseppe.

I leviti divennero la classe sacerdotale della nazione d'Israele e non sono annoverati tra i Patriarchi delle 12 Tribu` d'Israele. Quando la terra fu divisa, la loro tribu` non ricevette alcuna terra; furono loro assegnate 48 citta` sparse per Israele e situate nei territori delle altre tribu`.

Le madri dei 12 Figli di Giacobbe (Genesi 35:22-26) sono:

Lia, madre di: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulun
Rachele, madre di: Giuseppe, Beniamino
Zilpa (serva di Lia), madre di: Gad, Aser
Bila (serva di Rachele), madre di: Dan, Neftali

Abramo

Abramo proveniva dalla citta` di Ur dei Caldei e, insieme ai suoi discendenti, si stabili` nel paese di Canaan e divennero una nazione. Dio fece un'alleanza con Abramo, promettendo che sarebbe stato "un padre di molte nazioni" (Genesi 17:4) e gli cambio` il nome da Abramo ad Abrahamo, che significa "padre di una moltitudine di nazioni". Nonostante la promessa di Dio, Sara, la moglie di Abramo, rimase senza figli fino alla vecchiaia. In seguito diede alla luce Isacco (Genesi 21:2) quando aveva novant'anni e quando Abramo aveva cent'anni.

Isacco

Nella Scrittura e` descritto come un uomo di grande fedelta` a Dio. Dio disse ad Abramo di sacrificarlo (Genesi 22), e Isacco si sottomise fedelmente a Dio, ma in seguito fu scelto un montone al suo posto per il sacrificio e Isacco fu risparmiato. Rebecca fu scelta come moglie di Isacco (Genesi 24). E, come Sara, era sterile ma in seguito concepi`, rimanendo incinta di due gemelli. Isacco aveva sessant'anni quando Rebecca partori`. Dio parlo` a Rebecca e le disse che il gemello maggiore (Esau`) avrebbe servito il minore (Giacobbe). Esau` disprezzava il suo diritto di primogenito, che lo avrebbe reso il capo spirituale e il custode della famiglia e attraverso il quale avrebbe avuto diritto a una doppia porzione di eredita`; Esau` vendette il suo diritto di primogenitura a Giacobbe per una ciotola di lenticchie. Isacco tento` comunque di favorire Esau`, anche se era dispiaciuto che avesse sposato due donne pagane ma Dio aveva gia` scelto Giacobbe come prossimo nella linea dei patriarchi, ed e` esattamente quello che accadde.

Giacobbe

Giacobbe e` descritto come un uomo di grande fedelta` a Dio, che prese sul serio il suo dovere di guida spirituale della stirpe di Abramo. Su suggerimento di sua madre Rebecca, Giacobbe inganno` suo padre Isacco facendosi dare la benedizione del primogenito (Genesi 27) e poi fuggi` prontamente andando a vivere da suo zio Labano, fratello di Rebecca. Giacobbe si innamoro` della figlia minore di Labano, Rachele; Labano fece lavorare Giacobbe per sette anni per poter prendersi in moglie Rachele, ma poi lo indusse con l'inganno a sposarsi con la figlia maggiore, Lea. Labano, infine, diede anche Rachele in moglie a Giacobbe, il quale pero` dovette lavorare altri sette anni per poterla sposare. Lea partori` sei figli e una figlia (Dina), Rachele partori` due figli, Zilpa (la serva di Lea) partori` due figli e anche Bila (la serva di Rachele) partori` due figli. Questi erano i 12 figli di Giacobbe, chiamato anche Israele.

Quali sono le benedizioni che Giacobbe diede a ciascuno dei suoi figli?

In Genesi - nei capitoli 48 e 49, quando Giacobbe stava per morire, chiamo` i suoi 12 figli, li benedisse e pronuncio` le sue ultime parole per dire loro cosa sarebbe successo "negli ultimi giorni".

La Parola di Dio e` stata scritta per i lettori di tutti i tempi, affinche` chiunque la legga possa trarne saggezza, purche` abbia "occhi per vedere e orecchie per sentire". Nella Bibbia, Israele e Giuda possono riferirsi ai discendenti biologici e letterali di Abramo o ai discendenti spirituali di Abramo (la Chiesa dei gentili del Nuovo Testamento). Inoltre, spesso la Parola di Dio utilizza analogie per collegare eventi o insegnamenti destinati sia al passato che al futuro.

Allo stesso modo, le ultime parole di Giacobbe dovevano essere un testamento per i suoi figli biologici, che erano al suo fianco, ma anche per tutti i suoi futuri discendenti spirituali. Il suo testamento era una profezia di speranza per rafforzare i credenti di tutti i tempi, per far loro sapere che Dio alla fine vincera` davvero e trionfera` sui Suoi nemici.

La profezia di Giacobbe riguardo i suoi 12 figli e` una profezia per l'Israele dell'Antico Testamento in attesa della venuta di Gesu` e per la Chiesa del Nuovo Testamento che guarda indietro al Gesu` che non hanno mai visto, ma in cui hanno creduto senza vedere.

Ruben

A Ruben, Giacobbe disse che non avrebbe ricevuto la sua eredita` come primogenito, perche` aveva "contaminato il letto di suo padre" giacendo con la concubina di suo padre, Bila (Genesi 35:22). Di conseguenza, la sua benedizione ando` ai due figli di Giuseppe, Efraim e Manasse.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine di tutti quelli che sono stati riscattati dal sangue dell'Agnello e redenti per essere primogeniti, ma che hanno contaminato il loro Padre celeste con la loro prostituzione spirituale.

Ebrei 12:22-24 - "Ma voi vi siete accostati al monte Sion e alla citta` del Dio vivente, che e` la Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'assemblea universale e alla Chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, e a Gesu`, il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell'aspersione, che dice cose migliori di quello di Abele."

Simeone e Levi

A Simeone e a Levi, Giacobbe disse che erano simili nella loro ira e crudelta`, riferendosi al racconto di quando avessero guidato tutti i fratelli ad attaccare gli uomini di Sichem per uccidereli, dopo che il figlio del re aveva profanato la loro sorella minore Dina seducendola (Genesi 33:18-34:31). Il figlio del re si penti` del suo peccato e gli uomini di Sichem accettarono di seguire il Dio di Giacobbe e di essere circoncisi. Ma Simeone e Levi non li perdonarono; si approfittarono della loro vulnerabilita` e guidarono l'attacco contro di loro per ucciderli.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine di tutti quei "fedeli" che fanno del male con la loro rabbia a persone potenzialmente parte del gregge di Dio, come fecero Simeone, Levi e i loro fratelli uccidendo il popolo di Sichem, che si era pentito dei propri peccati e aveva accettato di essere circonciso. Quanti cristiani giudicanti - "piu` santi di te" - hai visto in chiesa? Quei cristiani ipocriti che "uccidono" spiritualmente persone potenzialmente di Dio facendole sentire come se non fossero e mai saranno figli di Dio a causa del loro passato. Giacobbe ha maledetto il loro peccato nell'Antico Testamento e la sua maledizione e` ancora valida.

Giuda

A Giuda, Giacobbe disse che doveva ricevere la benedizione come re e governare spiritualmente sulla sua discendenza e che questa benedizione non si sarebbe allontanata da lui fino alla venuta del Messia promesso, in altre parole, Giacobbe profetizzo` che Gesu` sarebbe disceso dalla sua linea genealogica. Giuda aveva mostrato piu` volte di pentirsi dei suoi peccati. Ad esempio, fu lui a salvare Giuseppe dall'essere ucciso dai suoi fratelli vendendolo ai commercianti madianiti che lo portarono in Egitto. Inoltre, Giuda ha rischiato la vita per il fratello minore Beniamino. Infine, ha mostrato rimorso per aver ingiustamente incolpato sua nuora Tamar per la morte dei suoi due figli e non averle permesso di sposare il figlio minore, come avrebbe dovuto fare secondo le loro usanze.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine di una persona che ha riconosciuto i suoi errori e si e` pentita con tutto il cuore facendo ammenda per il male che ha fatto. Questa sua caratteristica rese Giuda idoneo a diventare il capostipite del futuro Messia.

Zabulun

A Zabulun, Giacobbe disse che avrebbe abitato sulla riva del mare e che sarebbe diventato un rifugio per le navi, ma Zabulun non lo fece mai. Il linguaggio qui e` allegorico, indicando che Zabulun sarebbe stato associato al commercio marittimo. La descrizione dei confini non si riferisce ai confini effettivi della sua tribu`, ma a dove la tribu` avrebbe viaggiato allo scopo di acquistare e vendere. Infatti, il territorio assegnato alla tribu` di Aser era confinante con quello di Zabulun e Aser e` una delle due tribu` d'Israele, l'altra e` Dan, associata alla navigazione e, implicitamente, al commercio, come indicato nel Cantico di Debora (Giudici 5:17).

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine delle ricchezze che abbiamo in Cristo, poiche` il commercio e gli scambi commerciali erano un simbolo di ricchezza.

Matteo 6:20 - "Fatevi tesori in cielo..."

Matteo 13:44 - "Il Regno dei Cieli e` simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto cio` che ha e compera quel campo."

Issacar

A Issacar, Giacobbe disse che era forte e risoluto nel suo lavoro e benedisse la sua natura laboriosa.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine del credente paziente e laborioso che lavora quotidianamente per conformarsi a Gesu` e camminare nella Sua giustezza.

Dan

A Dan, Giacobbe disse che avrebbe "giudicato" Israele, infatti la sua tribu` fu giusta per un certo periodo di tempo e "giudico`" nella Terra Promessa. Per esempio, Sansone era uno dei giudici dell'Antico Testamento ed era della tribu` di Dan. Ma, nel complesso, non erano noti per la loro rettitudine morale. Infatti, non potendo occupare la terra assegnatagli a causa della loro mancanza di fedelta` a Dio, migrarono presto al Nord. Furono spietati e rubarono brutalmente gli idoli di Michea e scolpirono delle immagini (Giudici 18), adottarono presto una loro forma di paganesimo e convinsero un giovane levita a diventare loro sacerdote nelle loro pratiche idolatriche. La profezia di Mose` sui Daniti si riferisce alla futura idolatria e alla loro dipartita da Dio quando menziona Bashan. Anche Salmi 22:12 parla dei "tori di Bashan" che circondano il futuro Salvatore. Nella Bibbia, Bashan e` spesso usato per rappresentare un luogo di idolatria e ribellione contro Dio.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine dei credenti cristiani che una volta erano fedeli, ma poi si sono allontanati dalla fede tradendo Dio e ribellandosi a Lui.

Gad

A Gad Giacobbe disse che i suoi discendenti sarebbero diventati potenti uomini di valore e la sua benedizione era che, anche se di tanto in tanto sarebbero stati calpestati dai loro nemici, alla fine li avrebbero sconfitti e avrebbero trionfato.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine della Chiesa calpestata dai nemici di Dio, ma che alla fine trionfa.

Aser

Ad Aser, Giacobbe disse che la sua famiglia avrebbe prosperato. Nel Cantico di Debora (Giudici 5:17), la tribu` di Aser e` una delle due tribu` d'Israele, l'altra sono i Daniti, associati alla navigazione e, di conseguenza, al commercio marittimo.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine delle enormi ricchezze e tesori spirituali che hanno essendo un sacerdozio regale, quando mangiano la manna spirituale dal cielo, che e` Gesu`.

Neftali

A Neftali, Giacobbe disse che era una "cerva liberata che pronuncia belle parole". La parola ebraica per "cerva" deriva da una parola che significa "capo, uomo potente, uomo nobile", una parola che esprime forza e preminenza. Per essere un potente uomo di Dio devi essere fedele e forte nella tua obbedienza, e questo e` cio` a cui allude questa benedizione.

Per i credenti del Nuovo Testamento, ancora una volta questa e` l'immagine dell'essere un sacerdozio regale quando si parla la lingua di Dio.

Giuseppe

A Giuseppe, Giacobbe disse che sarebbe stato sempre spiritualmente fedele a Dio. Nonostante fosse stato fortemente odiato e perseguitato dai suoi fratelli, non si arrese mai, la sua obbedienza rimase inalterata e continuo` a fidarsi di Dio anche durante i giorni piu` bui della sua vita, quando i suoi fratelli complottarono per ucciderlo e poi lo vendettero come schiavo. Continuo` nella sua fede e fiducia nel Signore anche quando fu gettato in prigione per un crimine che non aveva commesso. Durante le avversita` rimase forte grazie a Dio che lo fortifico`. Giacobbe disse che le benedizioni di Giuseppe avrebbero superato quelle dei suoi antenati a motivo della sua fedelta` a Dio.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine della Chiesa che persevera e porta frutto nonostante le difficolta` che incontra quando viene odiata dal mondo perche` non si conforma ad esso, ma si conforma a Gesu`.

Beniamino

A Beniamino, Giacobbe disse che avrebbe vinto sui suoi nemici, li avrebbe divorati come un lupo e avrebbe spartito il bottino.

Per i credenti del Nuovo Testamento, questa e` l'immagine della Chiesa che sconfigge i suoi nemici, l'eloquente immagine degli umili che ereditano la terra.

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